2018

 
     
L’annata 2018 sarà considerata una tra le più eterogenee degli ultimi anni. I mesi invernali sono stati caratterizzati da abbondanti piogge che hanno bilanciato la scarsità di acqua del 2017. Le temperature sono rimaste nella media stagionali, con un inverno mediamente rigido e caratterizzato da un’ondata di gelo intenso (fino a – 13C°) che si è abbattuta sul nostro territorio negli ultimi giorni di febbraio, senza tuttavia provocare danni alle viti ancora in stato di riposo vegetativo. La primavera ha fatto registrare temperature al di sopra della media stagionale, accompagnate inoltre da abbondanti precipitazioni. Le lavorazioni nei vigneti sono state dunque calibrate in base a tale abbondanza di acqua: a differenza del 2017 le defogliature precoci sono state più frequenti, gli sfalci e i controlli delle malerbe più intensi e le lavorazioni dei terreni più ridotte. L’estate è stata caratterizzata da alte temperature ma intervallate da temporali che hanno mantenuto uno stato idrico perfetto nei terreni e di conseguenza un equilibrio della vite. Il mese di settembre è stato decisamente bello, l’alta pressione si è mantenuta sul nostro territorio fino al 10 ottobre. Questo ci ha permesso di programmare la vendemmia in maniera minuziosa e di effettuare su tutti i vigneti aziendali una doppia scelta delle uve, addirittura una tripla scelta sui vigneti più prestigiosi, andando a selezionare ogni singolo grappolo per aumentare la già altissima qualità.  
 

2017

 
     
L’annata 2017 verrà ricordata come una tra le più anomale degli ultimi anni. L’inverno è stato abbastanza rigido, numerosi giorni in cui la temperatura è scesa sotto gli 0°C. In marzo c’è stato la prima ondata di caldo anomalo, con temperature per alcuni giorni sopra i 20°C, questo ha provocato un germogliamento anticipato sia di viti che olivi. In aprile un’ondata di freddo ha colpito il centro nord Italia, nei fondivalle le temperature sono scese sotto 0°C, questo ha provocato il dissiccamento di alcuni germogli diminuendo il carico produttivo. Dopo questa gelata ci sono state solo alcune piogge a carattere temporalesco nei mesi di maggio (50mm di media) e un anticiclone africano che è resistito fino alla metà di agosto, portando pochissimi e punte piogge, oltre a temperature record soprattutto nel periodo di fine luglio. I vigneti nonostante queste situazioni estreme hanno risposto in modo ottimo: pochissime scottature e appassimenti, quasi tutti gli appezzamenti hanno continuato (seppur con grandi difficoltà) a far maturare i grappoli. Fortunatamente da metà agosto le temperature sono rientrate nella norma ed alcune piogge hanno rinvigorito le vigne e gli oliveti. Sia la vendemmia che la raccolta delle olive sono state anticipate di circa 15 giorni rispetto alla media degli anni precedenti, in tutti i vigneti è stata fatta la doppia raccolta. La diminuzione dei quantitativi di uva e olio prodotto si attesta sul 20%, le qualità si preannunciano ottime.  
 

2016

 
     
L’annata 2016, come la 2015 verrà ricordata a Fèlsina come una tra le più belle dell’ultimo decennio. L’inverno è stato abbastanza mite, le temperature sono scese pochissimi giorni sotto gli 0°C e abbondanti piogge hanno caratterizzato la stagione. I primi giorni di aprile sono stati decisamente caldi, questo ha provocato un germogliamento anticipato di almeno 10 giorni; già il 20 di aprile quasi tutti i germogli di sangiovese erano almeno lunghi 10 cm. Il mese di maggio è trascorso in modo regolare ad eccezione di un evento temporalesco con una forte grandinata che, fortunatamente, ha riguardato i vigneti aziendale solo in modo marginale, provocando pochissimi danni. I mesi estivi sono stati decisamente caldi, con temperature sopra la media stagionale, intervallati però da piogge che hanno mantenuto un ottimo equilibrio vegetativo evitando stress idrici. Le principali malattie fungine sono state molto ben contenute e non hanno provocato nessun danno rilevabile. Tutto questo ha permesso un’ottima maturazione delle uve, già a fine settembre gran parte dei sangiovesi erano pronti per essere vendemmiati. La qualità media sia delle uve che dei vini ottenuti è risultata decisamente elevata.  
 

2015

 
     
L’annata 2015 sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi anni. Anche in quest’anno l’inverno è stato abbastanza mite, vi sono stati pochi giorni con temperatura minima inferiore a 0°C. La pioggia è stata abbastanza regolare: durante l'inverno sono stati registrati circa 23 giorni con precipitazioni, concentrati soprattutto in novembre (sono caduti circa 100 mm in più rispetto alla media degli untimi 10 anni), questo ha permesso di accumulare una buona riserva idrica per i mesi estivi. Anche la primavera è trascorsa abbastanza regolare, temperature di circa 2°C sopra alle medie del periodo con piogge abbastanza regolari. L’estate è stata decisamente calda e avara di precipitazioni: in Luglio la colonnina di mercurio ha sfiorato per molti giorni i 40°C, contrariamente alle attese però non si sono registrati fenomeni di stress idrico, questo grazie alle abbondanti piogge invernali e primaverili hanno creato molte riserve di acqua. Le principali malattie crittogamiche (peronospora, oidio e marciumi) hanno avuto una bassissima incidenza e sono state molto ben contenute sia con l’aiuto delle alte temperature, sia con tecniche di difesa dirette (trattamenti) e indirette (attenta gestione del suolo e della parete fogliare della pianta). Dal punto di vista produttivo, il buon andamento climatico ha consentito una vendemmia di buona quantità, ma soprattutto di altissima qualità. La maturazione fenoliche delle uve sangiovese è apparsa perfetta su tutti i vigneti. Sicuramente i vini ottenuti dall’annata 2015 saranno adatti ad un lungo invecchiamento risultando molto longevi.  
 

2014

 
     
E’ stata una delle annate più particolari dell’ultimo decennio. L’inverno è stato decisamente caldo, le temperature medie sono state molto al di sopra (circa 5°C) della normalità, e anche le piogge sono state copiose durante tutto l’inverno. Il germogliamento, visto le abbondanti piogge dei mesi invernali e le temperature miti dei mesi primaverili, è stato anticipato. Già a fine marzo, inizio aprile, molte gemme erano già sbocciate. I mesi di maggio e giugno sono stati abbastanza regolari: temperature nella media e piogge non eccessive. Mente luglio e agosto sono stati mesi leggermente più freschi del solito andamento stagionale, spesso caratterizzati da rovesci pomeridiani. Fèlsina nei mesi estivi ha lavorato molto sulla gestione del verde, cercando di mantenere una buona parete fogliare sulla parte aerea della pianta così da poter avere un’ottima fotosintesi, mentre i grappoli sono stati direttamente esposti al sole, praticando la defogliatura manuale su entrambi i lati del filare. Questo ha aiutato una buona circolazione del vento sul grappolo ed un’esposizione diretta dello stesso al sole, così da minimizzare l’insorgenza di muffe. Purtroppo, alcune piante sangiovese hanno sofferto l’eccesso di acqua estiva, e le bucce di alcuni acini si sono lacerate provocando la fuoriuscita di sostanza zuccherina (fonte di inoculo per le muffe), per ovviare a questo problema i grappoli più colpiti non sono stati vendemmiati. Il mese di ottobre è rientrato nella norma, con giorni ventilati e temperature gradevoli, la vendemmia è trascorsa in modo regolare, in molte vigne è stata fatta la doppia vendemmia, scegliendo nel primo passaggio le uve migliori.  
 

2013

 
     
E’ stata un’annata più fresca rispetto alle precedenti. Le piogge in inverno e d’inizio primavera hanno alimentato le riserve d’acqua nei terreni, provocando anche un leggero ritardato nella fioritura delle viti. Le temperature sopra la media a inizio luglio hanno favorito le condizioni di recupero. Il processo di maturazione delle uve è poi proseguito in maniera graduale per tutta l’estate grazie ad un mese di Agosto con temperature tipiche di stagione e un bel Settembre caratterizzato da elevate escursioni termiche giorno notte. Ottima la qualità delle uve raccolte, anche se si è resa necessaria,, un’attenta selezione in vendemmia che ha permesso di portare in cantina uve sane e di buona qualità, ricche di sostanze aromatiche e polifenoli con valori ideali, con il risultato di una produzione più equilibrata e con gradazioni mediamente più contenute rispetto al 2011 e 2012.  
 

2012

 
     
L’andamento climatico nel 2012 è stato piuttosto variabile. A un inverno mite con temperature sopra le medie stagionali, ad eccezione di alcuni giorni nel mese di febbraio caratterizzati da una forte nevicata e temperature molto basse, è seguita una primavera piovosa che ha rallentato il germogliamento delle viti e determinato una leggera diminuzione del quantitativo di uva. Nei mesi di giugno e luglio si sono registrate pochissime precipitazioni e di scarso rilievo. Il mese di Agosto è stato caldo, ma le abbondanti riserve idriche dei terreni non hanno rallentato il processo di maturazione delle uve. Il mese di settembre è stato caratterizzato da bel tempo, giuste precipitazioni e forti escursioni termiche tra giorno e notte. Dal punto di vista sanitario le uve si presentano in condizioni perfette, il quantitativo totale di uva raccolta è stato inferiore del 10% rispetto alla vendemmia precedente.  
 

2011

 
     
La vendemmia 2011 è stata caratterizzata da un alternarsi continuo dell’andamento climatico nelle diverse stagioni. Un fine inverno mite e piovoso ha preceduto una primavera iniziata in anticipo di circa 10 giorni, con temperature al di sopra delle medie stagionali nel mese di Aprile. Le ottime piogge di fine maggio - inizio giugno hanno garantito una buona riserva idrica alla piante, il cui sviluppo è proceduto con un leggero anticipo sull’andamento tradizionale. I mesi estivi caldi ma mai eccessivi hanno portato alla maturazione delle uve in condizioni perfette. Le poche piogge di Agosto e le temperature al di sopra della media stagionale hanno mantenuto l’anticipo delle fasi fenologiche della pianta, anche grazie alle riserve idriche accumulate nel terreno e le ottime escursioni termiche. Una vendemmia eccellente dal punto di vista qualitativo, con quantità ridotte del 10% circa rispetto agli anni precedenti.  
 

2010

 
     
L’andamento meteorologico del 2010 è stato piuttosto irregolare. Un inverno rigido, con temperature vicine allo zero, seguito da una primavera fresca e piovosa. Le riserve idriche accumulate nell’inverno e nella primavera, alimentate anche da frequenti piogge estive, hanno garantito alle viti una buona resistenza al caldo dei mesi estivi, permettendo alle piante di non soffrire mai stress idrici e garantendo frutti di buona qualità. La seconda metà di settembre e la prima di ottobre hanno avuto splendide giornate con andamento meteorologico regolare. I vini della vendemmia 2010 si presentano intensi per colori e profumi, con gradazioni alcoliche non eccessivamente elevate garantendo una fragranza e una bevibilità precoci, caratterizzati comunque da livelli di acidità favorevoli alla longevità dei vini.  
 

2009

 
     
L’annata 2009 è il risultato di una stagione piuttosto equilibrata, almeno fino al mese di giugno. L’inverno, caratterizzato da piogge abbondanti e temperature miti. Alla fine del mese di Maggio ci sono registrate temperature di 5-6 C° sopra la media stagionale. Le piogge ottimali di Giugno hanno reso possibile una buona disponibilità idrica che ha permesso di affrontare le alte temperature e la siccità dei mesi estivi. Durante l’estate si sono rilevate alte temperature fino alla prima settimana di settembre, senza tuttavia alterare il buon equilibrio vegetativo, grazie alle significative escursioni termiche. Questo equilibrio si è protratto per tutto il mese di settembre e ha visto, dopo l’atteso arrivo della pioggia, il ritorno deciso del sole e conseguente completa maturazione dell’uva. La raccolta del Sangiovese è stata caratterizzata da un andamento climatico perfetto che ha permesso di portare in cantina frutti maturi, dalla giusta acidità e da una buona complessità aromatica.  
 

2008

 
     
Il 2008 è stato caratterizzato da condizioni climatiche variabili. Un inverno mite e con giuste precipitazioni seguito da una primavera caratterizzata da temperature sotto la media e da piogge abbondanti che hanno rallentato le prime fasi fenologiche e determinato un leggero calo dell’allegagione. Nell’ultima decade di giugno il tempo è migliorato determinando un progressivo incremento della maturazione. Il sole dei mesi estivi ha fatto temere in un primo momento uno stress eccessivo della vite, timore rientrato nei giorni di ferragosto, quando alcuni temporali hanno fatto respirare e ridato nuova energia alle piante. Le precipitazioni praticamente assenti e le buone escursioni termiche notturne, ha portato, dopo anni di anticipi, ad un riallineamento alle normali epoche di maturazione del Chianti Classico. In cantina uve perfettamente sane ed equilibrate, per una vendemmia da considerarsi a 5 stelle.  
 

2007

 
     
Le temperature al di sopra della media registrate in inverno e primavera hanno favorito una ripresa vegetativa alquanto anticipata. L’allarme per la carenza di precipitazioni durante l’inverno e gran parte della primavera è rientrato grazie alle piogge di Giugno che hanno ristabilito le riserve idriche delle viti. In questo mese si è avuto anche un abbassamento delle temperature che ha un po’ rallentato lo sviluppo vegetativo, ripartito poi con il caldo di Luglio. Le temperature fresche della notte, nei mesi estivi, hanno scongiurato il problema di un caldo che avrebbe fatto maturare precocemente le uve e portato a dei vini più semplici. I grappoli sono arrivati in cantina perfettamente sani con alta gradazione, buona acidità e notevole concentrazione di polifenoli. Annata memorabile.  
 

2006

 
     
L’annata 2006 è stata caratterizzata da un andamento climatico altalenante. L’inverno regolare e la primavera mite fino alla prima metà di Maggio hanno favorito un rigoglioso e anticipato sviluppo vegetativo. Il ritorno di freddo tra fine Maggio ed inizio Giugno ha in parte provocato un rallentamento del periodo di fioritura e delle fasi fenologiche successive. La seconda parte del mese di Giugno è stata caratterizzata da temperature alte e da giornate di sole, che hanno permesso di recuperare il ritardo vegetativo che si era determinato nei mesi precedenti. Le alte temperature si sono protratte fino alla fine di Luglio, ma grazie alla buona riserva idrica delle precipitazioni dei mesi primaverili non si è manifestato alcun segno di stress idrico. Il mese di agosto si è rilevato molto temperato, mentre Settembre è stato caratterizzato da giornate di sole, piogge scarse e da buone escursioni termiche notturne. Le uve sono arrivate alla fase di raccolta ricche di zuccheri, molto concentrate e con una maturazione polifenolica ideale. Un’annata a cinque stelle, dunque, qualitativamente ottima, che ricorda la vendemmia 1997 e 2001.  
 

2005

 
     
L’inverno è stato caratterizzato da temperature piuttosto rigide ed ha portato con sé grandi riserve idriche grazie anche alle lievi nevicate di fine febbraio. Le temperature basse nei primi giorni di primavera hanno inizialmente ritardato il germogliamento, che si è poi manifestato regolarmente nel mese di aprile. Il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature elevate, che hanno favorito lo sviluppo della vite con una produzione di grappoli per pianta molto ben equilibrata. Luglio e Agosto si sono rivelati piuttosto “freschi” con alcune piogge ad intervalli regolari. Questo ha fatto sì che la maturazione delle uve risultasse leggermente ritardata. Le notevoli escursioni termiche notturne per tutto il mese di settembre hanno assicurato le complessità aromatiche delle uve.  
 

2004

 
     
L’annata 2004 è stata caratterizzata da un andamento climatico complessivamente equilibrato che ha avuto come risultato vini bilanciati e di buona concentrazione. L’inverno è stato mite, se non per alcuni ritorni di freddo concentrati spesso in pochi giorni. La primavera è stata invece più altalenante, si sono alternate settimane fresche e settimane con temperature estive. Anche la maturazione è dunque proceduta in modo regolare e senza fattori di stress, grazie alla buona riserva d’acqua rilasciata gradualmente dai terreni nei mesi estivi. L’andamento stagionale si è mantenuto regolare anche nel mese di agosto; a settembre l’ottima escursione termica ha assicurato il mantenimento delle componenti aromatiche presenti nelle uve. La vendemmia è stata ottima per le uve di Sangiovese raccolte fino al 10 ottobre.  
 

2003

 
     
Dopo un inverno e un inizio di primavera molto miti c’è stata una forte gelata nella notte del 9 Aprile. In alcuni vigneti dell’azienda sono state danneggiate le gemme del Sangiovese con conseguenti rese molto basse. E’ seguita un’estate torrida e secca con temperature sopra la media da Giugno a fine Agosto. Le uve sono giunte a maturazione con 15 giorni di anticipo. Le uve raccolte erano di una straordinaria bellezza, grappoli perfetti, spargoli, acini piccoli con bucce molto spesse e profumi accentuati. L’annata 2003 ci ha dato poche bottiglie ma di qualità superiore alla media.  
 

2002

 
     
I mesi di Febbraio e Marzo sono stati caratterizzati da un clima asciutto con temperature abbastanza rigide. Non ci sono state gelate, la temperatura minima registrata tra Febbraio e Marzo è stato di 1,5°C. Modeste le piogge nei mesi di Aprile e Maggio, accompagnate da un notevole innalzamento delle temperature. La fioritura è stata buona in tempi regolari. Nei mesi estivi la piovosità è gradualmente aumentata, le temperature sono state medio alte. A Settembre si sono verificate numerosi temporali di notevole intensità che si sono alternate a giornate molto calde. Le ultime tre settimane prima della vendemmia hanno riportato a buona qualità l’annata che non sembrava delle migliori.  
 

2001

 
     
Nel mese di Gennaio le temperature non sono state particolarmente rigide; mentre nel mese di Febbraio è stato più freddo, con due giorni di neve. Scarsa piovosità nel mese di Marzo con temperature abbastanza basse che hanno ritardato la ripresa vegetativa della vite, favorendo così il normale svolgimento delle operazioni di legatura. I mesi estivi sono stati caratterizzati da temperature particolarmente elevate, che si sono protratte fino a metà Settembre. Buona, in quel periodo, l’escursione termica giorno/notte, resa possibile dalla presenza mitigatrice dei boschi circostanti e dalla ventilazione abbastanza comune nei mesi caldi a Fèlsina. In alcuni vigneti si sono effettuati brevi e mirati interventi d’irrigazione di soccorso. Alcuni giorni di pioggia hanno poi favorito una significativa ripresa della maturazione delle uve.  
 

2000

 
     
L’inverno è stato piuttosto mite con brevi piogge e due nevicate. Le condizioni climatiche durante la primavera sono state molto favorevoli. Frequenti piogge e temperature in aumento dal mese di Maggio hanno permesso un’ottima e abbondante fioritura. Il caldo estivo ha accorciato i tempi tra le diverse fasi fenologiche. L’invaiatura è avvenuta con circa 10 giorni di anticipo. In Agosto le temperature sono ulteriormente aumentate raggiungendo valori al di sopra della media senza però provocare notevoli arresti nella maturazione. Il caldo ha invece influito positivamente sulla formazione di bucce più spesse. Nella seconda metà del mese si è provveduto al diradamento della produzione in eccesso. Nei primi giorni di uno splendido Settembre ci sono state brevi piogge benefiche durante la notte. L’appuntamento con la vendemmia all’inizio di Ottobre ci ha dato uve di buona qualità.  
 

1999

 
     
L’inizio dell’anno è stato caratterizzato dall’assenza di precipitazioni (un giorno di neve mista a pioggia) e da almeno cinque giorni di freddo intenso. Molto piovosi, invece, i mesi di Febbraio e Marzo con un inevitabile rallentamento dei lavori di potatura e piegatura. In primavera c’è stato un andamento climatico mite e con pochissimi giorni di pioggia, che ha favorito una buona fioritura e l’allegagione. Molto caldi i mesi centrali estivi durante i quali, in più del 50% dei giorni, sono state registrate temperature oltre i 30°C (l’ottima allegagione ha determinato un carico di uva superiore alla media produttiva di Fèlsina). E’ stato necessario ridurre la produzione in eccesso con diradamenti. Provvidenziali alcuni giorni di pioggia in settembre; le alte temperature registrate anche di notte hanno determinato una maturazione graduale ma anticipata. Il 1999 ha avuto dunque un perfetto andamento climatico anche nel periodo della vendemmia, caratterizzato da belle giornate di cielo sereno.  
 

1998

 
     
L’inverno e la primavera sono stati molto equilibrati sia per le temperature sia per la piovosità, con fioritura e allegagione in tempi anticipati. Verso la fine di giugno, nonostante l’aumento delle temperature, ci sono stati alcuni giorni di pioggia, che hanno favorito una perfetta chiusura del grappolo. Nei mesi estivi si è registrato un caldo sopra la media, un’assenza totale di piogge e alcuni giorni di caldo torrido, senza però conseguenze rilevanti sulle colture: le lavorazioni avevano reso possibile un accumulo d’acqua in profondità e poi si era provveduto all’alleggerimento del grappolo e delle foglie basali. Il prolungarsi, nel mese di settembre, di un’estate molto temperata in presenza di poca pioggia, ha favorito un processo di maturazione lento ma costante, con un inizio di vendemmia ai primi di ottobre che ha portato a maturazione un’uva sana ed equilibrata nelle sue caratteristiche organolettiche.  
 

1997

 
     
La fine dell’inverno e l’inizio della primavera sono stati temperati e molto secchi. Ciò ha favorito un germogliamento abbastanza precoce (ca. 10 giorni prima della media). In aprile le temperature si sono abbassate, provocando il blocco della crescita dei germogli. Il periodo estivo è stato caldo e soleggiato e questo andamento climatico è continuato durante tutto il mese di settembre e per tutta la durata della vendemmia, consentendo quindi di raccogliere uve con alta concentrazione zuccherina ed eccezionalmente sane. La vendemmia ‘97 è stata più scarsa del previsto ma è da considerarsi, dal punto di vista qualitativo, un’annata eccezionale, probabilmente tra le migliori degli ultimi cinquant’anni.  
 

1995

 
     
L’andamento stagionale è stato abbastanza irregolare con temperature estive basse e piogge frequenti; questo ha provocato da un lato, un ritardo di maturazione di circa 10 giorni, dall’altro, il mantenimento di un’acidità naturale più elevata del normale con conseguenze positive sul patrimonio aromatico primario. Dopo la prima metà di settembre il tempo è migliorato nettamente, ed è stato molto caldo e secco. Si è resa necessaria, comunque, un’attenta selezione in vendemmia che ha permesso di portare in cantina uve di buona qualità.  
 

1993

 
     
Sono state rilevate temperature eccezionalmente calde nei mesi critici di luglio e agosto. Piogge del tutto inesistenti. Il caldo e la siccità prolungati hanno provocato qualche fenomeno di disidratazione delle uve. Dopo alcune piogge fra il 16 e il 25 di settembre, il tempo è stato ottimo fino oltre la metà del mese di ottobre, consentendo così di portare a termine la raccolta delle uve nel modo migliore. Nonostante l’andamento climatico improntato a temperature elevate, le bucce non hanno perso la loro consistenza. PH leggermente elevato, buona rotondità, acidità leggermente più bassa della media delle altre annate del Fontalloro.  
 

1993

 
     
E’ stata una vendemmia buona con un andamento climatico abbastanza regolare, anche se è mancato qualche grado di temperatura nella parte centrale dell’estate.  
 

1990

 
     
In primavera e in estate la piovosità e le temperature sono ottimali. Tutte le fasi fenologiche (gemmazione, fioritura, allegagione ed invaiatura) si possono definire perfette. Buone escursioni termiche giorno-notte prima della vendemmia, garantendo un maggiore contenuto di fruttato. Ha potuto contare su un finale di vendemmia eccezionale. Annata che, più di altre, ha esaltato le caratteristiche del Sangiovese: grande estratto, antociani e polifenoli con valori ideali.  
 

1988

 
     
Primavera piovosa con conseguente colatura in fase di fioritura, evidente mancanza di allegagione con conseguente riduzione della produzione. Nel periodo estivo scarse le precipitazioni. Settembre e ottobre molto soleggiati con buona maturazione delle uve. Vendemmia a cinque stelle in qualche caso persino migliore del 1985 in Toscana.  
 

1987

 
     
Le temperature fresche in primavera e all’inizio dell’estate hanno causato un ritardo di circa 15 giorni nel ciclo vegetativo della vite, che è stato poi in parte recuperato grazie alle temperature miti, superiori alle medie stagionali, a partire dalla seconda metà di Agosto fino a tutto il mese di settembre. Nei primi giorni di ottobre si è verificato un abbassamento della temperatura accompagnato da piogge. Si è resa necessaria dunque un’attenta selezione in vendemmia che ha permesso di portare in cantina uve di buona qualità.  
 

1986

 
     
Il germogliamento è stato leggermente posticipato per le temperature più basse del periodo primaverile. Sono stati effettuati interventi di diradamento dei grappoli 20 giorni dopo l’allegagione e di sfogliatura 30 giorni prima della vendemmia. Può considerarsi un’annata intermedia tra il 1985 e il 1988.  
 

1985

 
     
Primavera mite con temperature abbastanza calde in fase di gemmazione, temperature superiori alla media in estate con scarsa piovosità nel mese di agosto e nella prima quindicina di settembre. Assenza totale di variazioni climatiche durante il periodo di vendemmia. Riduzione della produzione del 30% e uve raccolte perfettamente sane e ricche di sostanze estrattive.  
 

1983

 
     
Primavera molto mite, con temperature medio-alte responsabili di un germogliamento regolare. Fioritura e allegagione buone per la scarsa piovosità. Nel periodo estivo poche le precipitazioni. Settembre e ottobre molto soleggiati con regolare maturazione delle uve.