Appena si mette piede in questa campagna si percepisce l’abbraccio ospitale della terra accompagnato alla responsabilità morale verso il territorio. Terra di Etruschi, suoi fondatori, che vi introdussero la vite e l’olivo, terra di Romani, che trovavano asilo e compagnia nella sua stazione di posta, terra di pellegrini in cammino sulla via Francigena. Tappa o meta, oggi come allora, Fèlsina offre ai suoi ospiti pace e ristoro.
Un tempo fattoria dei Granduchi di Toscana, Fèlsina era un luogo di olivicoltura con pochi ettari destinati alla viticoltura. La cantina originale era molto piccola ma ai primi del 1900 si occupava già di imbottigliamento, sotto la nobile famiglia fiorentina dei Busatti che conferì l’attuale aspetto settecentesco alla Villa, alla Chiesa e agli altri edifici della corte.
Qui lo sguardo può correre liberamente tra le colline fino al monte Amiata, imponente e maestoso sopra l’orizzonte, e spaziare in direzione di Montalcino e della Maremma, fino al mare. Qui, in un momento straordinario per la storia d’Italia, si è realizzato il sogno di una città ideale: Siena.